🚩|| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀 || 🚩 "Odi e poesie di chi ci ama" - || Radio ® Pantelleria || Unica per Natura!
+13
°
C
Max:+14
Min:+12
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun

Radio Pantelleria

🚩|| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀 || 🚩 “Odi e poesie di chi ci ama”

0
(0)

A Pantelleria

…E lo sguardo spazia tra cielo, mare e terra. E il cuore si ubriaca di emozioni.
Vive l’intero ciclo naturale della natura che qui su questa isola è pregna di energia.
Come il nascente sole dall’orizzonte espande i suoi delicati bagliori di colori acquerellati, le membra si risvegliano dal sonno notturno ristoratore e si stirano, pronte per rianimarsi alle meraviglie di un nuovo giorno.
…E la mente che scruta i pensieri è sovrastata dal rumore del vento e ripulita dalle impurità dei ritmi cittadini.

Qui il silenzio è una giostra di suoni naturali.
L’aria sempre in movimento, il contatto epidermico continuo del vento che ti attraversa in ogni direzione, che ti dona nuova vita e ti sussurra nuovi pensieri.
E la notte, quando il nero sovrasta il panorama, puntella il cielo di miliardi di stelle, tutte incastonate e brillanti come un caldo e austero mantello che ti avvolge e ti rapisce per la bellezza.
Il mare infinito, accogliente e minaccioso nella sua liquidità, come per miracolo, lambisce ogni pezzo di roccia e sostiene questo lembo di terra che galleggia imperioso ed emerge maestoso con tutta la sua forza.
Un enorme agglomerato di crateri, un antico gruppo di vulcani che hanno imprigionato nelle attuali rocce tutta la potenza del fuoco.
Un arcobaleno di mille colori è racchiuso negli strati di ogni singola fetta di roccia e con esso millenni di storia e di popoli e di culture hanno calpestato ogni singola pietra.
E tutta l’energia del fuoco, del vento, dell’acqua, che hanno ingravidato queste rocce di forme di vita, si è trasferita nei frutti della terra che ricoprono l’isola.
E mentre raccogli il chicco d’uva dalla pianta che si è fatta strada tra le dure rocce del vulcano e l’assapori, senti nel gusto questo concentrato di energia del fuoco e del sole che hanno plasmato una qualità di frutto assolutamente speciale e unica.

Tutto è intenso, il rumore delle foglie, il colore dei fiori, il calore del sole, la durezza delle rocce, la liquidità del mare, la solidità della pietra, l’incatturabile forza del vento.
Vivi un turbinio di forti sensazioni che ti annientano, ti rinnovano, ti rinforzano.
Ti ricongiungi, nuovamente, anche se per un istante, alla tua vera natura primordiale, che è l’origine della vita.
Vieni rimescolato nell’Unità e restituito a nuovo individuo.

Hai l’opportunità di attingere dall’unica vera scuola di vita : sei solo con te stesso, ti misuri, ti rivesti da essere con le proprie esigenze di primaria necessità esistenziale, puramente fisiologiche, e poi tutto ciò che è mentale lo lasci purificare, vivificare, lo fai rinascere a nuova vita constatando che ha bisogno soltanto dell’essenziale e che il superfluo è solo un contorno piacevole e se vissuto nell’eccesso ti fa cadere nell’oblio di ciò che veramente siamo.
Qui senti come la forza dell’uomo si adatta e collabora con la forza della natura, c’è conoscenza,adattamento, tolleranza per le caratteristiche dell’isola.
C’è amore istintivo per la propria terra e senso di protezione ma anche nostalgia di conquista di nuovi lidi. …Ti senti piccolo e dominatore…
Un puntino collocato nel Mediterraneo e grande, allo stesso tempo, mentre scruti all’orizzonte, lontano dal resto del mondo. Protetto e indifeso.
… E tocchi con mano il tuo centro, che è fisicamente, la stabilità del tuo corpo, ma che potrei definirlo come il tuo punto di equilibrio con tutto ciò che ti circonda… .
Meravigliosa Pantelleria!!

Marisa  –  settembre 2011

Canto di un Maggio….. – di Ginetta Maria Fino

Rocce nere
Pianto di fuoco antico
Lanciato nel mare blu
Là tempo,vento ed acqua
Dolce han reso
L’aspro raffreddamento.
Indache gocce
Colme di cieli
Han posto fra polvere sabbiosa dei secoli
Timide violacciocca
Forti nel piede.
Incanto il manto eruttivo
Pietra colta e riposta a proteggere
Ulivi,viti e limoni rasenti il terreno.
Incantati dammusi in rovina
O ripresi rispettando mani lontane millenni
Fermando un tempo.
Un sogno s’è realizzato
Ho finalmente vissuto in
Un sito archelogico abitato.
Le mani di una donna
Giunta in teatro
Per cogliere storie di genti e terre lontane
Mi ha offerto in dono
In sacchetto di pane
I simboli della sopravvivenza
D’un popolo per millenni:
Uva passa e Capperi
Maggio 2010

casara, casara, I firminanti pilò, pilò

Iddru chiuvia ticineci, ticineci,
Iè curria alla birichicca alla biricacca
rivà circiuchi, circiuchi.

Click on a star to rate it!

Average rating 0 / 5. Vote count: 0

  • https://stream.zeno.fm/gzmkaif7kubtv
  • RADIO PANTELLERIA