December 2022 - || Radio ® Pantelleria || Unica per Natura!
+13
°
C
Max:+14
Min:+12
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun

Radio Pantelleria

Month: December 2022

🚩|| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀 || 🚩 “Il sito archeologico di San Marco e l’acropoli di Santa Teresa”

Nel 2005 nella collina di San Marco, gli archeologi hanno portato alla luce le pareti di un tempio risalente al periodo romano tra il I a.C e il I d.C.  Si tratta dello stesso tempio dove nel 2003 sono state trovate le famose teste imperiali di Cesare, Agrippina e Tito che, dopo un lungo periodo nei musei più importanti del mondo, sono tornate a Pantelleria e che attualmente si trovano allocate presso l’aeroporto di Pantelleria. Da un articolo di Guida Sicilia del 11.8.2005 Pantelleria si conferma culla dell’archeologia siciliana: Per il soprintendente del mare Sebastiano Tusa, ad avvalorare l’ipotesi di un tempio gioca  anche la tipologia del sito della scoperta: si trova nella parte alta del centro abitato che le popolazioni del passato usavano per i luoghi di culto. Ma bisogna rimanere con i piedi per terra e continuare con le ricerche e altri rilevamenti. Il ritrovamento consiste in una parete perfettamente stuccata arricchita da lesene ”accorgimenti architettonici che giocano su delle rientranze – dice Tusa – in uso già presso i sumeri e adottate anche da greci e romani per correggere l’effetto ottico creato dalla parete liscia. Questa scoperta combacia con la tipologia del sito e della roccia: perfettamente levigata, come si richiedeva ad una base dove costruire un tempio”. Il ritrovamento ”va ad arricchire un quadro archeologico già ricco, come il tempio punico del IV sec a.C – dice Sebastiano Tusa – nell’acropoli di Santa Teresa, dove sono stati scoperti grossi blocchi alti circa 1,20 metri, grosse cisterne di elementi architettonici relativi ad un luogo di culto e vari frammenti che ritraggono figure umane di scuola selintunina”. Monete d’argento e medaglione d’oro Nel mese di Agosto 2010, nell’ acropoli di Santa Teresa nel corso degli scavi iniziati nel 2000,  guidati da Massimo Osanna dell’ università di Matera, e da Thomas Schafer dell’ ateneo di Tubinga, sono stati ritrovati un TESORETTO composto da 107 monete d’ argento, “denari” risalenti alla seconda metà del I secolo avanti Cristo, e un medaglione d’ oro d’ epoca punica Si tratta di preziosi reperti che attestano, ancora una volta, l’ importanza degli insediamenti fenici, ellinistici e romani e sono stati ritrovati in un’ area molto vicina a quella del rinvenimento delle teste imperiali, le “augustea capita”  esposte nell’agosto 2010 al “British museum di Londra”.

🚩|| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀 || 🚩 “Note di Archeologia Pantesca”

L’ isola di Pantelleria si conferma una ‘miniera’ di reperti archeologici di età romana. Dopo la scoperta di tre teste di marmo avvenuta nel 2003 durante la campagna di scavi nella zona di San Marco, l’ ultimo ritrovamento in ordine di tempo è una maschera d’ oro di otto centimetri, raffigurante un volto umano, realizzata a sbalzo. Il reperto è stato localizzato nella stessa cisterna dove è stata ritrovata la testa dell’ imperatore Tito; in un’ altra cisterna poco distante erano state recuperate in precedenza anche le altre due teste marmoree raffigurante Giulio Cesare e Agrippina. Il culto dei morti Siti Archeologici: particolarmente importanti sono i “Sesi”, sepolcri in pietra unici al mondo, monumenti megalitici, sicuramente tombe multiple, costruite a spirale crescenti verso l’alto, e rigidamente realizzate con pietre a secco e i relativi resti del primo insediamento risalente alla tarda età del bronzo (neolitici). Oltre che le opere risalenti al periodo fenicio-punico come l’Acropoli Fenicia (poi diventata Romana) della collina San Marco dove sono stati ritrovati fra il resto, urne cinerarie, lacrimatoi, contenitori di vetro per profumo- Le tombe fenicie a Monastero, le tombe senza età scavate nella roccia in località Gibbiuna. I Santuari, le cisterne, il porto e le monete Interessanti i santuari nei pressi del lago di Venere e di Bugeber, le cisterne a campana e le cisterne puniche a Muegen, Dietro l’Isola e a Kania, il porto dotato dai fenici di una diga foranea (più interna rispetto all’odierno Molo Nasi) e la prima struttura del castello e le monete con l’effige della dea Tanit, coniate dai fenici come simbolo dell’autonomia e della ricchezza dell’isola.  

  • https://stream.zeno.fm/gzmkaif7kubtv
  • RADIO PANTELLERIA